La Speranza per l’impegno di tutti e il disinteresse di nessuno.
Dal film The Dark Tower.

di Paolo Cavaleri

CINETICA – Molto spesso ci troviamo a doverci dividere fra doveri e imposizioni. In questo mondo così grande, ci si prospettano talmente tante possibilità che per viverle non basterebbe un’intera esistenza umana.

Succede che nei momenti di sofferenza e avvilimento vi sia la perdita di quello a cui un essere vivente tende: la Speranza per sé. Gioie, esperienze ed attimi da condividere con i nostri simili da mostrare per costruirsi in questo universo. Son quelli che remano contro il problema perciò, questa volta, amplificheremo il punto di vista di una storia.

Crediamo davvero che non vi siano risorse per tutti, che tutti abbiano le stesse possibilità e prima ancora di queste, le stesse ambizioni? Che cosa saremmo disposti a fare per adempiere a un dovere? E se questo fosse un imperativo categorico: se riguardasse tutti e nessuno escluso con l’accettazione di forze in gioco che non credevamo esistessero; come l’aiuto reciproco che è estraneo al controllo.

A questo giro un racconto leggero, per un’evasione necessaria danzando con la fantasia tra forme e colori oscuri per intenzioni più alte.
Per il mondo su come dovrebbe orientarsi, e l’impegno che meriterebbe ogni giorno da tutti noi, per andare oltre le aspettative imposte e le apparenze conformate … e in fondo non scoraggiarsi mai, perché anche se siamo divisi nelle nostre vite, i cammini possono incrociarsi.


La Torre Nera. (2017).

“… miro con l’occhio … sparo con la mente … uccido con il cuore

Jake è un adolescente che vive con la madre e il suo compagno. A causa di alcuni suoi sogni si estranea dal contesto scolastico e del vivere civile.
Sotto la guida di alcuni educatori, Jake non è creduto: avverte la presenza di una catastrofe di dimensioni infernali sulla sua realtà, e in parallelo a questo la presenza di un certo – uomo in nero – che presto lo porterà a chiedersi chi sia l’altro personaggio presente nelle sue visioni. Un pistolero.

Contemporaneamente alla sensazione di essere seguito da certi elementi che hanno maschere per nascondere il vero aspetto, dall’altra dimensione, quella che poi si scoprirà essere il Medio-Mondo, Jake capirà che la vita vissuta fino ad ora è parziale.

Ha pochi indizi che ricalca nei disegni con cui ha tappezzato la sua camera da letto: questo stregone e il pistolero collegati misteriosamente a una torre. Un giorno per sfuggire a questi uomini mascherati, seguendo il suo istinto rivedrà il suo disegno in una casa abbandonata, e una volta raggiunta, inserendo un codice nella sua testa su una tastiera, aprirà un portale.

Via dal Mondo-Cardine
Catapultato in una dimensione parallela, riconoscerà in Roland il pistolero dei suoi disegni. L’uomo si rivela essere il mortale nemico del mago in nero e capisce che il ragazzo possiede dei poteri.
In più, spiega che la torre è il perno reggente di altri mondi che comprendono la Terra, e che Walter come praticante di stregoneria malvagia, mira a buttarla giù per far scendere l’inferno sull’intero universo. Come finirà?


Guarda Osserva Comprendi
The Dark Tower, è un film del 2017 per la regia di Nikolaj Arcel che vede le prestazioni attoriali di Matthew McConaughey, Idris Elba e un giovanissimo Tom Taylor.
Esse sono oscurate dalla frequente scelta di special effect fantasy che catturano lo spettatore nei luoghi tra il Medio-Mondo e il Mondo-Cardine immergendolo negli scontri fra maghi, umani e sensitivi.

Tuttavia anche se le peripezie sono improvvise fa sì che i ruoli si percepiscano immediatamente:
la rivisitata versione dello scontro fra bene e male si circonda di colori che caratterizzano ambedue le parti, e sia Roland che Walter coltivano la propria Speranza con evidenti mezzi e fini differenti.

Tratto da uno dei romanzi di Stephen King, si avverte come il proteggere la vita sia la Speranza quasi dimenticata di più congregazioni ed esseri sensitivi, mentre l’ostinata direttiva di un solo essere, il male che si circonda di servi e faccendieri.

Buona visione
Poche cose ci contraddistinguono, molte determinano il nostro destino e altre invisibili ci spingono ad agire per la via migliore … si migliore, ma è accettando la propria visione delle cose per la costruzione di un qualcosa di nuovo che dovremmo adoperarci.

A voi un commento diretto dal film nel momento di una delle tante decisioni per ritrovare la motivazione di andare avanti:

-“ Non è per questo che perdiamo? Perché tutti hanno smesso di credere? ”.

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